Il Piano d’Azione per l’Energia e per il Clima, è uno strumento promosso dalla Commissione Europea che, attraverso l’iniziativa del Patto dei Sindaci, aiuta le città a ridurre le proprie emissioni di CO2 e a gestire i cambiamenti climatici.
Il percorso del Comune di Parma verso la creazione di un piano unico che integrasse i temi dell’energia e del clima è frutto di una lunga ricerca e sperimentazione pluriennale. Sebbene in tale viaggio le concomitanze nazionali ed europee siano state cruciali, va dato merito all’amministrazione di aver saputo in certi momenti anticipare le direttive istituzionali. Solo adesso, grazie alla formalizzazione degli accordi sul Green Deal europeo a maggio 2021, le tematiche energetiche ed ambientali sono intrinsecamente collegate in una visione sistemica. Si tratta di un cambio di paradigma che, spinto dal vettore della transizione ecologica, va a stravolgere gli schemi di progettazione urbana, economica ed industriale cha hanno plasmato le nostre città fino ad ora.
Tra gli eventi storici chiave in questo percorso, la redazione del Piano Energetico Comunale (PEC) del 2005 merita un posto sul podio. Con la redazione del PEC, l’amministrazione inizia ad esplorare e misurare i consumi energetici territoriali definendo le maggiori criticità in termini di sprechi energetici ed economici. Grazie a questi minuziosi dati ed alle misure introdotte dal Regolamento Energetico, già nel 2005 si è cominciato a porre attenzione sulla necessità di integrare i temi urbanistici con quelli dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Attraverso questa nuova lente, le valutazioni strategiche della città di Parma si sono allineate progressivamente agli obiettivi dell’Unione Europea. Tale processo si è concretizzato, dopo 10 anni nell’adesione al Patto dei Sindaci con l’approvazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile nel 2014.
Adesso, in coerenza con la strategia europea per il 2030 e il 2050, il tema di incremento della resilienza ai cambiamenti climatici acquista una importanza congiunta a quella della transizione energetica. Il connubio di queste due tematiche si concretizza nel nuovo Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e per il Clima. Diventa adesso imperativo ripensare e riformulare la città e le sue funzionalità nel paradigma dello sviluppo sostenibile al fine di raggiungere la neutralità carbonica, incrementare la resilienza territoriale e migliorare la salute e la qualità di vita dei cittadini, elementi centrali e, da adesso, interconnessi al tema della transizione verde.